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Controllare il lavoratore con un falso profilo Facebook e controlli a distanza sui lavoratori

Segnalo due articoli:

  • La creazione del falso profilo facebook non costituisce, di per sè, violazione dei principi di buona fede e correttezza nell’esecuzione del rapporto di lavoro, attenendo ad una mera modalità  di accertamento dell’illecito commesso dal lavoratore, non invasiva nè induttiva all’infrazione, avendo funzionato come mera occasione o sollecitazione cui il lavoratore ha prontamente e consapevolmente aderito (Rif. Cassazione Civile, sez. lavoro, sentenza 27/05/2015 n. 10955 – articolo di A.Pittoni su Altalex)
  • I controlli a distanza sui lavoratori dopo i decreti attuativi del Jobs Act: le esigenze del datore di lavoro e del lavoratore … (articolo di G.Saracino sul Altalex)
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Accesso abusivo ad un sistema informatico

Due recenti sentenze della Cassazione con riferimento alla violazione art. 615 ter cod.pen:

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Robot e “perchè?”

Ho trovato molto interessante questo articolo del 13 ottobre di Federico Rampini su Repubblica.it/tecnologia che racconta i più recenti esperimenti di utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il gap tra l’intelligenza umana e quella artificiale è ancora ampio e Rampini rende, a mio avviso, molto bene l’idea concludendo così il suo articolo: “un computer può sapere tante cose più di noi, ma per ora viene messo in crisi dalla domanda più frequente in bocca a un bambino: “Perchè?“”.

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Cosa lasciamo nei social?

Ho provato ad utilizzare Apply Magic Sauce, un sito a cura del Centro psicometrico dell’Università  di Cambridge, che traduce le nostre “orme digitali” in un dettagliato profilo psicologico. In sostanza Apply Magic Sauce svolge un’analisi delle nostre attività su Facebook (come i Like) e restituisce il nostro profilo psicologico.

Questo è l’esito che, con grande gioia, ho ricevuto io:

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Su nova si pone l’attenzione sulle conseguenze reputazionali delle nostre attività sui social.

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“Accetta il mio consiglio, tanto io non lo uso”

Si tratta del titolo di un articolo di

Accade molto spesso che gli altri ci parlino delle loro vicissitudini e noi ci sentiamo immediatamente in dovere di dargli un consiglio … quello giusto! Non è detto che ciò che ci hanno richiesto sia un consiglio: molto spesso le persone hanno il bisogno di raccontare il loro stato d’animo e ci viene richiesto SOLO di ascoltarli. Ho sempre trovato difficile capire cosa mi viene richiesto esattamente… Però posso dire che una volta, dopo aver dispensato una mia “perla di saggezza” su una questione sentimentale,  dopo qualche tempo il mio interlocutore mi ha detto: “Ho seguito il tuo consiglio … E’ stata una pessima idea!”.